Sul significato della fiamma di una candela

In una città di provenienza del nostro Nord più operoso, a mezza via fra Torino e Milano, per un gruppo di liceali se Dio vuole comincia - in un vortice di paradossali discorsi, ghignate laceranti passioni per il goleador di grido, certe ragazze talmente lanciate da apparire irraggiungibili e la Storia del Mondo reinterpretata sulla base del Rock - l'ultimo anno di scuola. Quante cose vi sono, o vi sarebbero, da fare. E quanti impegni sempre lì, sul Manzoni, sul Foscolo, sui grandi commediografi , e retori, e storici del V secolo avanti Cristo, su su fino ai più recenti e più vicini a noi, e Cicerone!...Il rischio di rimanerci secchi è dunque, per la pattuglia di amici che popolano questa storia, incombente, incessante, così come i loro tentativi di sciopero, le fughe più lontano possibile e con qualsiasi mezzo, alle otto del mattino, dal cancello di scuola; talune urgenti, confuse istanze d'autodeterminazione scolastiche e autogestione. Frattanto le febbri ormonali a briglia sciolta galoppano, nel corso di festicciole di compleanno innaffiate di sambuca e sangrìa, negli accaniti conversari, nelle cocciute interrogazioni giovanili sui temi della sessualità, il fenomeno droga, gli scudetti eventualmente rubati all'Inter, la spocchiosa verginità d'una compagna di classe, attribuita qui, finemente, finalmente , a una forma di perversione... Si preparano queste settimane e mesi lunghi lunghi, litigando in casa con le sorelle in età da marito, i genitori che si contendono l'aria , il letto , la casa; prefigurando con nevrosità questi sciami di zanzare che già in primavera, a miliardi, decollando dai campi di riso verranno a morderti i calzoni... Ecco. E' tutta qui, la vita avendo diciott'anni e la prospettiva di conquistare, in Italia,il dannato diploma di maturità? No certamente, se il vostro nuovo compagno di classe è il più fulgido e inatteso dei ripetenti. Un mod. miglior pazzo sulla collina. Uno che sulla Terra si chiamava Giovanni Palma...Se ci è [...]