Il venditore di libri usati di fantascienza
La vita, viene a dirci questo nuovo romanzo di Romolo Bugaro - se prestando ascolto al suo dettato a essa ci accordiamo - è ciò che ciascuno di noi, preventivamente, già conosce e sa. La vita è, esattamente, un destino. Qualcosa che, nella sua sconcertante ricchezza, ciascuno di noi prepara, arrischiandosi, affinché in modo adatto si compia. Qui, un padre, Mario, appassionato lettore di libri di fantascienza, cerca d'aiutare il figlio Luca. Perdutisi di vista per molto tempo, le esistenze d'entrambi, di nuovo si incrociano: Mario è adesso un uomo di cinquantadue anni che, abbandonato dalla prima moglie, si è risposato; Luca, un venticinquenne che sta tentando di dare una direzione alla propria vita dopo un'adolescenza da sbandato. La giustizia dei tribunali, tuttavia, verrà a reclamare il ragazzo a sé: Luca dovrebbe scontare in carcere, per via di piccoli furti e reati di droga commessi fra i diciotto e i vent'anni, una pena di pochi mesi. Mario si batterà per essere vicino a suo figlio e convincerlo a costituirsi. Narrata dalla voce del proprietario di una libreria specializzata in romanzi di fantascienza della quale Mario è affezionato cliente, questa storia di genitori e figli ci porta in vista di figure del nostro presente a cui l'autore con scrittura limpida e asciutta, sa dar voce senza esitazione né tentennamenti. Come ha scritto Claudio Piersanti, "è la gente normale che nei racconti di Bugaro, ci fa sentire gli orrori del presene. I suoi personaggi, sia pure ladruncoli, vittime di scoraggiamenti sentimentali e sociali, sono gli unici che ci viene voglia d'incontrare". Tutto, nel libro sembra chiedere un lasciapassare, e tale lasciapassare riguarda tutti: siamo in questo mondo, anche per essere aiutati e salvati.
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