Impossibilità. I limiti della scienza e la scienza dei limiti
Alla fine di un secolo, e di un secolo così rivoluzionario come il Novecento, è inevitabile che gli scienziati facciano un inventario dei risultati ottenuti e si pongano domande insieme semplici e assolute. Cosa manca da scoprire? Si intravede un momento in cui tutto sarà scoperto? (C'è chi ha parlato di un'imminente 'fine della scienza'.) O esistono fenomeni che si riveleranno semplicemente inconoscibili e inspiegabili? In realtà, gli straordinari progressi della scienza novecentesca hanno condotto proprio alla definizione dei suoi limiti, conoscitivi o 'fattuali'. Il concetto di 'impossibilità' ha acquisito così un ruolo centrale: secondo la teoria della relatività, è impossibile viaggiare a una velocità superiore a quella della luce; il teorema di Godel sostiene che è impossibile dimostrare la coerenza di un sistema logico-matematico restando all'interno di quel sistema; secondo il principio di indeterminazione di Heisenberg, è impossibile misurare simultaneamente, con precisione assoluta, coppie di grandezze associate. In questo libro, un grande scienziato che è anche un grande divulgatore esamina la portata del concetto di impossibilità nelle discipline più svariate. La scrittura divertita e sorprendente di Barrow accompagna il lettore in un viaggio alle frontiere della conoscenza umana, fra i paradossi della logica, della fisica, della filosofia, dell'economia e della politica. Alla fine di questa affascinante panoramica emerge prepotente una convinzione: la presenza dell'impossibilità e del limite non mina affatto alle fondamenta l'idea di scienza. Al contrario, è stata e sarà una potente fonte di progresso, perché l'universo viene definito da ciò che non possiamo conoscere altrettanto precisamente che da ciò che conosciamo: perché ciò che non può essere conosciuto può essere perfino più rivelatore di ciò che sappiamo.