Sullo sfondo la guerra da poco terminata, la borghese languidezza di Posillipo, il terremoto dell’Irpinia, l’immobilità della casa di cura in cui, per quattro mesi, Mauro accetta, cerca e, in un certo senso soccombe, alla verità. Che è conquista di sé ma anche inevitabile perdita di qualcosa. Pagine in cui ogni cosa sembra avvicinarsi per allontanarsi all’improvviso, in un equilibrio pressoché perfetto tra dialoghi...
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