L'America Precolombiana. Il Messico. Dalle origini agli Aztechi
Qual è la diversità di sguardi che si sono posati su questo mondo continuamente sconvolto e su quest'arte continuamente distrutta sia dagli uomini sia dagli elementi? Il primo degli sguardi, quello dell'"Indiano morto", senza dubbio ci sfugge. Quali immagini vedeva nei simulacri divini l'uomo americano circondato da un universo condannato, ma nello stesso tempo sostenuto dall'implacabile rigore delle leggi e degli dèi? Poi venne lo sguardo da Conquistatore che trovò nel Nuovo Mondo l'eroismo, la brutalità, ma anche il sogno; e quello del sottomesso, l'Indiano affascinato da una civiltà che credette divina, ma che giudicò orrenda. Ci fu poi la Conquista religiosa. Per i monaci, dimentichi dei paradossi della nostra religione, ogni dio indigeno diventò un demone e ogni rappresentazione divina una manifestazione dell'eresia. L'arte messicana è nascosta, fusa o distrutta; non sarà oggetto che di repulsione o di curiosità. Vi furono delle eccezioni, degli spiriti più aperti o più curiosi di altri. Il XIX secolo ha visto i primi viaggiatori, eruditi o naturalisti, porre uno sguardo nuovo sull'arte della Nuova Spagna, e tentare di leggerne attraverso alcune forme, sabbene ritenute orrende, il significato e di collegarla a una civiltà distrutta. L'Americanismo muove i primi passi. Sono il 1928 e la prima Esposizione al Padiglione di Marsan che fanno uscire l'arte messicana delle tenebre. I Surrealisti riconoscono, in questa straordinaria abbondanza di forme e nella varietà delle loro combinazioni, il valore di un'arte originale, che non è più straniera ma solamente strana. Le immagini di questi dèi della guerra e della morte, ma anche delle giovinezza, della bellezza, della saggezza, acquisiscono nuovamente la dignità d'opera d'arte che era loro propria. Nello stesso tempo, l'Espressionismo, con la usa visione interiorizzata di un mondo tormentato e tragico, non poteva che essere sedotto dall'esplosione delle forme di quest'arte spesso opprimente ma che getta una [...]
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