Il mio Carso
"La ignara felicità dell'adolescenza, il godimento della natura, i primi amori e dolori: tutte queste cose nel libro sono immedesimate ad una intensa e costante simpatia lirica dello scrittore per la sua terra. Dapprima è l'adesione alla terra in sensazioni elementari, violente: l'acidità di un frutto immaturo, lo scroscio d'un acqua impetuosa nella quale il tempo si tempra. Dovrebbe quindi albeggiare la vita sentimentale, ed infine annunziarsi la vita morale, con l'organizzazione della volontà; e la comunione con la terra sarebbe così completa nei sensi, nei sentimenti come nel volere, e diventerebbe tradizione". (Emilio Cecchi)
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