Vita mia. Giappone, 1943. Memorie di una bambina italiana in un campo di prigionia
È il 1943. Dacia è solo una bambina di sette anni e vive in Giappone con la sua famiglia. Fosco, il papà, insegna all’università di Kyoto, e la mamma Topazia e i bambini sono ben integrati nella società nipponica. Sono gli anni finali di una guerra che ha sconvolto il mondo, tutti sognano la pace e sentono che sta per essere messa per iscritto la parola fine al conflitto. Ma la vita di Dacia cambia drasticamente quando Fosco e Topazia si rifiutano di giurare fedeltà alla Repubblica di Salò e la famiglia Maraini viene portata in un campo di concentramento per “traditori della patria”. Improvvisamente la quotidianità diventa prigionia, fame, malattia e attesa, ma soprattutto il bisogno di battersi per sopravvivere. Vita mia è il racconto tirato fuori dal cassetto della memoria di una bambina innocente, di anni terribili e dolorosi, ma anche della forza della speranza, coraggio e fedeltà di un’intera famiglia, divenuta simbolo della Storia per aver lottato contro la sua parte peggiore.