Le confessioni di un tatuatore e 34 consigli non richiesti per il tuo prossimo tatuaggio (o per la vita in generale)
Anakin oggi è uno dei tatuatori più importanti d'Italia, sotto il suo ago passano personaggi iconici del panorama artistico e pop. Ma, quando ha cominciato, il piccolo Gabri aveva solo diciassette anni, un sacco di entusiasmo e i clienti più disparati: il tipo losco che per pagarsi il tatuaggio scippava le vecchiette, il chitarrista di Tuscolana, quello venuto a Francoforte per rubare una sirena e pure uno che gli è svenuto in cucina. Tutta gente con una storia da raccontare, perché «il tatuatore è un po' come il barbiere, dove vai e ti confessi; in più ci stai tante ore, soffri, quello ti sta mettendo le mani addosso, quindi spesso e volentieri al cliente viene automatico confidarsi». Le storie ruotano attorno a 34 consigli da seguire se vuoi farti un tatuaggio, ma che valgono anche come massime di vita, per esempio:Consiglio #3: Porta con fierezza il valore dell'imperfezione.Consiglio #7: Se devi sbaglia', sbaglia co' la testa tua.Consiglio #18: Non troppo, però fidati!
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