Tarantelle condominiali. Storia di quella che fa i TikTok
È dentro questa cornice che conosciamo Penelope e Saverio: lei sognante principessa in cerca di una direzione, sentimentale e intima; lui ragazzone cinico e distaccato, desideroso di autonomia e di crescere davvero. Non hanno nulla in comune, se non il destino di aver ereditato lo stesso palazzo, il condominio del titolo, che potrebbe finalmente dare una svolta alla loro vita. Le tarantelle cominciano qui: tra gatti-Virgilio parlanti e saggi, attivisti troppo convinti e un po’ fanatici, un’attrice della Silvio D’Amico in attesa di un ruolo e di una maschera, un’influencer robotica e la sua bambina-azienda, Penelope e Saverio dovranno per prima cosa capire chi sono davvero, per se stessi e l’uno per l’altra. Sara Penelope Robin, in compagnia di alcuni dei personaggi che abbiamo imparato ad amare sui suoi canali social, costruisce in queste pagine folli e scorrette, dense e illuminanti, un racconto teatrale che fa riflettere e ridere, insegna e stupisce. Nella certezza che, come dice Sara: «Il nostro “condominio” merita rispetto e cura, non bisognerebbe mai lasciarlo in stato d’abbandono, pena ritrovarsi “abitanti abusivi” che programmano il nostro cervello a loro piacimento riempiendolo di bugie, costruzioni, dipendenze, idoli e false credenze».