Gli incommensurabili
Edifici a perdita d’occhio, ciminiere fumanti, carrozze che scampanellano impazzite su strade sterrate e un viavai incessante, come un torrente in piena: ecco Vienna il 30 luglio 1914, la Prima guerra mondiale deflagra domani. Hans, stalliere tirolese di diciassette anni arrivato in città dopo un lungo viaggio, ha l’impressione di trovarsi a Babilonia; abituato alla quiete della campagna e ai suoi silenzi, quel tumulto febbrile gli ruba il fiato. Convinto di avere un “dono” che gli permette di leggere, talvolta, i pensieri delle persone, è sbarcato nella grande capitale per incontrare una famosa psicanalista, ed è proprio fuori dallo studio che stringe amicizia con Klara, laureanda in matematica con una tesi sui numeri incommensurabili, e Adam, giovane aristocratico destinato a combattere per il suo paese nonché musicista per vocazione. Insieme a questi due ragazzi stravaganti e sognatori, Hans trascorre le successive trentasei ore: una discesa in caduta libera nello spirito inquieto di una metropoli che oscilla fra ottimismo e catastrofismo, scandita da combattimenti a mani nude, bevute in locali sotterranei frequentati da ogni genere di umanità, cene con lo Stato maggiore dell’esercito, visioni psichedeliche, scontri tra nazionalisti e suffragette, concerti sulle note scandalose di Schönberg.