La strada di sabbia e ossa
L’ultima faccia che Nora Kelly vorrebbe vedere dopo una lunga giornata di scavi è quella di Corrie Swanson. Da quando hanno lavorato insieme a un’indagine che le è quasi costata la vita, l’agente speciale dell’FBI è diventata la sua spina nel fianco. Per Corrie, invece, Nora è la persona giusta a cui rivolgersi per il caso che le hanno affidato: il rinvenimento di un cadavere mummificato in una città fantasma del New Mexico, abbandonata all’inizio del Novecento e perfettamente conservata. Per chiarire le cause di questa morte è necessario dissotterrare i resti umani dalla sabbia, facendo attenzione a non compromettere eventuali prove. E a chi chiedere se non all’archeologa migliore sulla piazza? Nora è piena di impegni e ha mille buone ragioni per dire di no, ma curiosità e spirito d’avventura la spingono ad accettare un incarico che si fa via via più sconvolgente. La posizione del corpo, il volto dell’uomo contratto in una smorfia di terrore sono infatti indizi di una morte violenta, ipotesi che si rafforza quando sul cadavere viene trovato un crocifisso d’oro massiccio del XVII secolo dal valore inestimabile. Le indagini della polizia convergono su una bizzarra famiglia del posto, mentre le due donne sono inghiottite in un intreccio intessuto di smanie di potere e ricchezza, trascinate su una pista che corre lungo terre aspre e deserti sconfinati e che collega indiani e conquistadores, il contrabbando di reperti archeologici, antichi tesori perduti, funzionari corrotti, l’esercito degli Stati Uniti, Oppenheimer e la bomba atomica.