Thérèse Raquin
"Scandagliare i meccanismi dell'attrazione amorosa con il rigore di uno scienziato che si accosti a un caso clinico: questo è il proposito di Zola, autore non ancora trentenne di ""Thérèse Raquin"", pubblicato nel 1867. La storia è quella di un adulterio e di un delitto. I protagonisti, Thérèse e Laurent, lungi dall'assomigliare a due eroi romantici, sono attratti l'uno dall'altra in virtù dei loro opposti temperamenti, che si compensano vicendevolmente, con l'ineluttibilità di un fenomeno chimico. Il tradimento si consuma nella cornice ristretta di un ambiente piccolo borghese, in una Parigi quasi priva di connotati, senza riferimenti storici, un luogo ""neutro"" che ben si attaglia ai personaggi opachi, animati da aspirazioni banali, che sullo sfondo assistono, ignari, allo svolgimento di un dramma. I due amanti, per assecondare la loro passione, non esitano a macchiarsi di un crimine; a questo punto però il racconto, pur mantenendo la sua impostazione realistica, pare quasi tingersi dei toni cupi di un romanzo gotico: lo spettro dell'assassinato sembra impossessarsi della vita dei suoi carnefici e precipitarla in un susseguirsi di allucinazioni, incubi, sospetti e accuse reciproche che li sospingono nella più infima abiezione. La loro esistenza assume caratteri via via più drammatici, al punto che più di un critico (a partire da Sainte-Beuve, che evoca Eschilo) ha sottolineato l'analogia tra questa tragedia ""da camera"" e il teatro classico."
Immediatamente disponibile nei seguenti formati:
Codice |
Condizioni |
Prezzo |
|
32508E |
Discrete |
6,50 |
Acquista
|