Il giramondo
Aphra Behn (1640-1689), amata da Blake e da Swinburne come melodioso esempio di poeta barocco - poeta al maschile lei stessa si definiva - visse in un periodo, quello della restaurazione inglese dal 1660 alla fine del secolo, marginale e incongruo alla grande tradizione letteraria nazionale. Non fu scrittrice dilettante, come le sue contemporanee, ma professionista agguerrita. Per le scene londinesi rimetteva felicemente a nuovo farraginose commedie e per i primi editori-stampatori scriveva traduzioni, poesie, novelle e romanzi in cui la forma narrativa è ingenuamente alla ricerca di se stessa, colorita, sensuale e svagata. "Il giramondo" (1677), in apparenza una commedia di cappa e spada, regala la felicità del sogno ove nessun tabù sessuale è accettato e nessuno è infranto. Stupri, incesti, ruoli sessuali rovesciati fanno procedere l'azione da una situazione appena progettata a un'altra, restando "desideri di situazione" che accendono altri desideri, una fuga ben organizzata all'interno della simulazione drammatica. Fantasie sessuali prendono forma, mutano, svaniscono fino alla risoluzione finale, al matrimonio di tutte le coppie, "catastrofe", rovesciamento del testo nel reale. Edizione con testo a fronte.
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