Fondazione della metafisica dei costumi. Testo tedesco a fronte

Fondazione della metafisica dei costumi. Testo tedesco a fronte

La "Fondazione della metafisica dei costumi" (1785) che precede soltanto di tre anni la "Critica della ragione pratica", è la prima esposizione sistematica della morale kantiana. In essa Kant, che con 'metafisico' intende ciò che si riferisce all'apriorità, partendo dalla "conoscenza razionale comune" e procedendo con metodo analitico, definisce il primo principio della moralità: la volontà buona, che segue il dovere per il dovere. Di questo anche la conoscenza morale comune attesta che si impone come costrizione: infatti la volontà umana, finita, può lasciarsi determinare sia dall'inclinazione sia dalla ragione. Ne è una prova l'esistenza sia di imperativi ipotetici, che sono destituiti d'ogni universalità e necessità sia dell'imperativo categorico che da esso è caratterizzato. Soltanto questo, infatti, esprime la legge della ragione. Ma come può l'uomo aver interesse per questa legge che lo obbliga contro ogni inclinazione? Perché l'uomo non appartiene soltanto al mondo sensibile, e il mondo intelligibile, cui la volontà appartiene totalmente, è per essa legislatore in modo immediato. Come sia possibile che la volontà umana sia determinata dalla ragione è il problema da cui parte la "Critica della ragione pratica", che, pur trattando anch'essa dell'autonomia della legge morale, non è una mera riesposizione della "Fondazione", che al contrario si configura come una ottima introduzione.Questa edizione a cura di Anna Maria Marietti, e introdotta dal saggio di Amalia De Maria, si segnala per la fedeltà al testo originale (stampato a fronte) per la ricchezza delle note e soprattutto per l'utilissimo "Elenco motivato", che non funge soltanto da vocabolario, ma anche da glossario di concetti. Edizione con testo a fronte.
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