Casa di scapolo
Storia di una famiglia a cui manca il padre, e di un uomo a cui manca la famiglia, "Casa di scapolo" è un romanzo duplice e speculare attorno a un unico problema. Si svolge metà a Parigi metà in provincia, e narra prima la rivalità tra due fratelli che si disputano l'amore della madre, poi quella tra due uomini che si battono per un'eredità. Decapitata dell'autorità paterna, la famiglia è allo sbando, come la Francia privata del suo re. I figli non possono far altro che agitarsi inutilmente in un mondo che ha ormai perso ogni criterio regolatore ed è dominato da un solo imperativo: il denaro. All'opposto, l'uomo senza figli lascia dietro di sé un vuoto pericoloso, che sarà riempito soltanto da conflitti interminabili attorno al suo patrimonio. In entrambi i casi, è la dissoluzione che prevale: indebolimento dei legami sociali, solitudine e disperazione dell'individuo, violenza dei rapporti. Abbandonati a se stessi, gli eroi di Balzac non intendono ancora subire, come faranno quelli di Flaubert. La loro reazione, la loro resistenza ostinata, dà qualcosa di epico a questo nero dramma familiare.
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