Una vita
Giovane e romantico provinciale, da poco inurbato a Trieste, Alfonso Nitti divide le sue giornate fra la monotonia dei lavoro d'ufficio e una squallida camera d'affitto, compensando le frustrazioni della routine quotidiana con l'inquieta dolcezza della fantasia, popolata di sogni di grandezza e di rivalsa. Ma quando, insperata, gli si presenta l'occasione di rovesciare la propria sorte conquistando l'amore della ricca Annetta Maller, egli si mostra incapace di sfruttare tempestivamente il successo, esitante di fronte a una scelta che nell'intimo lo sconcerta. Dilaziona i tempi, torna al paese nativo in una vana ricerca della propria autenticità , creando, con la sua stessa lontananza, le premesse dello scacco che lo condurrà al suicidio.Sottile nella delineazione dell'ambiente (la meschinità dei mondo impiegatizio, lo sfarzo pretenzioso di casa Maller, l'atmosfera e gli scorci paesistici di Trieste), il romanzo ha il suo centro nella figura dei protagonista, oscillante e disarmato nella sua nuda sensibilità , vittima, prima che degli ingranaggi sociali, della sua stessa fragilità psicologica, che lo espone inerme - e inetto - ai traumi dei reale: un vinto senza grandezza, ma straordinariamente umano, che il lettore difficilmente potrà dimenticare.In questo primo romanzo, pubblicato a sue spese nel 1892, tra l'indifferenza dei pubblico e della critica, Svevo non ha solo condensato le difficili esperienze della sua giovinezza, ma offerto una prova già matura dei suo talento narrativo, capace di tradurre in novità di forme e di struttura la coscienza della solitudine e dei conflitti interiori dell'uomo contemporaneo.
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