Poesie

Poesie

"Yeats scrisse che la vera dimora di Shelley ""era la Stella del desiderio infinito"". Quello che ci colpisce, nella sua poesia, è l'illimitata forza di espansione. Il limite non gli basta mai. La sua anima sconfinata ha bisogno di altri mondi l'universo è troppo piccolo per il suo amore: oltre tutte le forme reali, vuole abbracciare ""le ombre di tutte le forme che pensano e vivono"", tutto il possibile, tutto l'immaginabile, finché ""le fonti si confondono col fiume/i fiumi con l'Oceano/i venti del cielo sempre in dolci moti si uniscono"", ogni cosa si raccoglie e si scioglie nell'Uno. Così l'ambizione di Shelley come teorico della poesia è di fondere in sé le cosmologie e le cosmogonie arcaiche, i miti che l'uomo ha creato e ricreato, ridiventando il 'riconosciuto legislatore del mondo', come erano stati Orfeo e Pindaro. Il verso o la parola isolati lo urtano. Ogni parola deve gettare onde e suoni e ricami attorno a sé: riempire periodi sempre più vasti, sintassi sempre più gonfie, adornarsi di cascate di aggettivi, di un materiale verbale quasi senza significato. La parola aspira alla condizione dell'acqua: alla condizione della nuvola imbevuta trionfalmente di luce-vapore dentro vapore, nube dentro nube, luce dentro luce, come in un quadro di Turner. La meta è la dissoluzione di tutte le forme: l'unione dell'amore e della morte nell'estasi. Quest'antologia shelleyana è opera di Giuseppe Conte, il più originale poeta italiano delle nuove generazioni, nel quale rinasce l'ambizione mitica dei Romantici. Il lettore vi troverà rispecchiato il sogno dello Shelley cosmico, che immaginava ognuno dei suoi versi come parte di quel grande poema che tutti i poeti hanno scritto dall'origine del mondo. Ma vi troverà anche lo Shelley delicato, tenue, leggero che forse qualcuno oggi preferisce. Edizione con testo a fronte."
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