La ballata del vecchio marinaio
"La ballata del vecchio marinaio di Samuel Coleridge nacque durante una delle famose passeggiate che il poeta, la sorella e Wordsworth facevano insieme nella campagna. Lo spunto fu il sogno di un amico di Coleridge: egli non aveva difficoltà a lavorare sull'idea di un altro; l'originalità era l'ultima delle sue preoccupazioni. ""Dalle mie prime letture di racconti di fate e di genii, il mio spirito s'era abituato alla 'Vastità', e non ho mai considerato i miei sensi in alcun modo come criterio di qualche credo."" Come suggerisce Ginevra Bompiani nella stimolantissima introduzione ""La ballata"" è la storia di una vocazione poetica: il marinaio sperimenta la morte nel corpo della nave e nel proprio: la sperimenta nelle membra, nell'anima e nello spirito; e tuttavia rimane vivo, perché come ogni vero poeta è destinato a attraversare la morte da vivo. ""La ballata del vecchio marinaio"" è uno dei capolavori della letteratura romantica: un grande mito di mare e di ghiaccio polare, avventura e peccato, morte e espiazione, sole e luna, demoni e spettri, evocato da una mente meravigliosamente lucida. La nuova edizione della BUR riproduce la classica versione di Mario Luzi: Ginevra Bombiani ha scritto l'introduzione e il commento; il testo è accompagnato dalle fantastiche incisioni di Gustave Doré. Edizione con testo a fronte."