I fratelli Glass
Di sua nonna Sala, Hadley Freeman conserva ricordi vaghi. Sa che era una donna dall’eleganza indiscutibilmente francese e dallo sguardo nostalgico, nata nel 1910 in un paesino dell’impero austroungarico, ultima di quattro fratelli, emigrata a Parigi negli anni Venti per poi arrivare in America a ridosso della Seconda guerra mondiale. Quando, dopo la sua morte, trova una scatola piena di lettere e fotografie e un libro di memorie, Hadley coglie subito l’occasione per imbarcarsi in una ricerca più approfondita, che la porterà agli archivi di Picasso a Parigi, in una fattoria dell’Auvergne, a Long Island, fino al punto zero del secolo scorso: Auschwitz. Percorrendo a ritroso un cammino lungo cent’anni, si interrogherà sul passato e le origini ebraiche della propria famiglia alla luce delle vite dei fratelli Glass: Alex, couturier di successo e poi gallerista d’arte, amico di Dior e Chagall, la cui fortuna cela ombre e ambiguità; Jacques, benvoluto da tutti ma nato sotto una cattiva stella, patriota al servizio del suo paese di adozione; Henri, ingegnere meticoloso, inventore di un dispositivo fondamentale per la resistenza nella Francia occupata; e infine la stessa Sala, intrappolata in un matrimonio infelice lontano dalla sua amata Europa. Dalle loro storie straordinarie, che sconfinano l’una nell’altra riverberando nel nostro presente, emergerà un affresco cangiante e finora sconosciuto del Novecento, una saga familiare disseminata di fughe, eroismi, addii, a illuminare, in controluce, un punto di vista del tutto inedito sull’esperienza ebraica del ventesimo secolo.