Tutti i racconti. Il giudice istruttore
I racconti che compaiono in questo volume risalgono al 1885-86: Cechov, a soli venticinque anni, è un artista maturo, completo, capace di comprendere e rappresentare tutti gli aspetti del reale. Nonostante il tono sommesso, smorzato, la passione di Cechov per la verità può diventare crudele: un racconto come "Una disgrazia", storia di un adulterio commesso per noia e infatuazione da persone sciocche, velleitarie e ipocrite, fruga senza misericordia nel cuore dell'uomo. Egualmente spietati sono i ritratti del rivoluzionario logorroico ("In cammino"), del giudice che non ha saputo giudicare se stesso ("Il giudice istruttore"), del tornitore ubriacone ("Crucci"). La pietà di Cechov è tutta per gli innocenti e gli ignoranti - gli uomini, i bambini e gli animali di "Angoscia, Un avvenimento, Biancafronte" - e nessuna parola, allora, può essere più delicata, più consolante della sua.
Momentaneamente non ordinabile