Rosso è il perdono
È stata carceriera di Aldo Moro. Era nel commando che ha ucciso Vittorio Bachelet. L'incontro con il fratello della sua vittima cambierà la sua vita. Italia, anni di piombo, una pagina di storia in cui ribellione giovanile, repressione poliziesca e violenza politica convivono tragicamente. È in quel periodo che la giovane Anna Laura Braghetti si unisce alle Brigate Rosse. Ha appena 25 anni quando, insieme ad altri, tiene sotto sequestro Aldo Moro nella casa romana di via Montalcini. Pochi mesi dopo, in seguito al ritrovamento del cadavere di Moro, Anna Laura entra in clandestinità, prendendo personalmente parte in azioni terroristiche, come l'attentato che – il 12 febbraio 1980 – costerà la vita a Vittorio Bachelet, vicepresidente del Consiglio superiore della magistratura. Arrestata nel maggio dello stesso anno e condannata all'ergastolo, inizierà in carcere un difficile percorso di riconciliazione, un viaggio lungo il quale sarà sostenuta da una delle persone che avrebbe avuto ogni ragione per odiarla a morte: padre Adolfo Bachelet, fratello di Vittorio. Un libro che racconta la forza liberatrice del perdono.