Quel fascista di Pansa
Giampaolo Pansa non ha perso il gusto della provocazione. In questo saggio, oltre a un divertente zibaldone di varia umanità, propone una seria riflessione sugli ultimi quindici anni di dibattito pubblico sulla guerra civile italiana dopo la sconfitta del fascismo, con al centro il suo bestseller «Il sangue dei vinti», dedicato alle vendette compiute dai partigiani trionfanti sui fascisti repubblicani sconfitti. Quali le ragioni dello straordinario successo del saggio e perché ha incontrato tanta ostilità? Nel racconto Pansa, tra attacchi verbali e aggressioni pubbliche, fornisce un ritratto impietoso del mondo di oggi che, per motivi più o meno faziosi, non perdona agli italiani della sua generazione la colpa di essere stati fascisti, anche quando era quasi impossibile non esserlo.
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