È la storia di Sarah
Un esordio che ha convinto l'intera critica letteraria francese, entusiasmata dalla scrittura fisica, impetuosa, dove la sensualità ritrova, finalmente, lo spazio bianco su cui irrompere. «Un romanzo sul desiderio e la follia, un esordio letterario trionfale» – Le Figaro «Un amore improvviso che nasce tra le strade e i bar di Parigi e sorprende le due donne, narrato à bout de souffle, con uno stile rapido, cinematografico, efficace» - Robinson È la notte di capodanno. In un appartamento parigino, il suono del citofono squarcia l'atmosfera artefatta che avvolge gli ospiti imprimendo alla sera un'improvvisa sterzata. La porta di casa si apre e l'ultima arrivata fa il suo ingresso, trafelata, raggiante. È Sarah. Pochi istanti dopo un bicchiere di vino piroetta in aria per un tempo infinito e al rallentatore esplode sulla moquette color crema in un tripudio di chiazze rosse. Con questo piano sequenza si stringe il campo sulla storia d'amore tra la narratrice, divorziata e madre, e Sarah, creatura capricciosa e di inusitata bellezza, che vive in una compiaciuta contemplazione di sé e dei suoi affanni. Una passione tempestosa, inaspettata – a entrambe non è mai capitato prima di invaghirsi di una donna –, sospinta alla deriva dai moti ondivaghi di Sarah e dalle sue continue assenze. Un sentimento che si trasforma in ossessione, fino a quando una frattura, un nuovo squarcio, conduce a una svolta la storia di Sarah e della sua amante.