Una bambina senza stella. Storia intima di un'infanzia sotto la guerra
Una testimonianza di vita che è anche una rassicurazione per i genitori: i loro figli ce la possono fare, e ce la faranno, se riusciranno a realizzare le loro potenzialità mettendosi alla prova. «Il libro è un messaggio positivo: anche nelle situazioni più difficili i bambini ce la possono fare» – Corriere della Sera «Tra le più acute psicologhe cliniche del nostro presente, scrittrice e autrice di innumerevoli saggi che hanno formato intere generazioni» – Giornale di Brescia Narrata in terza persona – la "bambina" del titolo altri non è che l'alter ego dell'autrice – questa autobiografia di una delle più note psicologhe italiane racconta la storia di un'infanzia a cavallo della seconda guerra mondiale. Nata da padre ebreo e madre cattolica, la bambina dovrà affrontare le discriminazioni razziali, senza però subire la deportazione – a cui riuscirà a sfuggire ricorrendo al cognome materno e quindi restando "senza stella" – ma anche il senso di perdita per la prigionia del padre e la difficoltà di un rapporto con la madre, dalla quale si sentirà sempre lontana. Una storia che, attraverso una serie di flashback puntualmente commentati, racconta i traumi e i dolori che i bambini devono spesso sopportare, e che li accompagneranno per tutta la vita, e come riescono a superarli attingendo a risorse segrete come il gioco, la fantasia, la creatività e l'ironia. Una testimonianza di vita che è anche una rassicurazione per i genitori: i loro figli ce la possono fare, e ce la faranno, se riusciranno a realizzare le loro potenzialità mettendosi alla prova.