Impressioni di viaggio. Italia

Impressioni di viaggio. Italia

Heinrich Heine (Dusseldorf 1797 - Parigi 1856) compì un viaggio in Italia dall'agosto al dicembre 1828 lungo un percorso che dal Brennero attraverso Trento, Verona, Milano e Genova lo condusse in Toscana, dalla quale dopo qualche settimana fece poi ritorno in Germania. Le "Impressioni di viaggio" riferite all'Italia che, al pari di altre parti relative a varie tappe tedesche, prendono spunto da questi vagabondaggi (collocabili tra il sentimental journey sterniano e la Wanderung romantica) sono molto lontane dalla forma della relazione di viaggio. Esse sono, piuttosto, godibilissimi strumenti comunicativi condotti con singolare maturità dal giovane autore, sul filo narrativo del viaggiare, per catturare l'attenzione del pubblico dei lettori e, attraverso le mille rifrazioni della divagazione, dell'ironia, della fantasticheria, della polemica anche personale, del capriccio (ma sempre sullo sfondo di una trama di reali impressioni di viaggío), contrabbandare una visione del mondo o una sensibilità straordinariamente moderne per l'epoca e forse, come è stato detto, perfino predecadenti. Se non fosse per la consapevolezza che il suo gioco tanto liberamente soggettivo si svolge davanti ad un pubblico di lettori e a questo pubblico si indirizza. Solo se si pone mente alla essenziale duplicità di riferimento sia al moto centripeto del soggettivismo, sia a quello centrifugo dell'orientamento al pubblico si può dare ragione della specialissima qualità testuale dei "Reisebilder" heiniani.
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