Sullo stile. Testo greco a fronte
Il valore e l'importanza del "Sullo stile" di Demetrio - opera di un retore sconosciuto e di datazione ancora controversa - sono stati solo recentemente riconosciuti e tale riconoscimento ha aperto nuove interessanti prospettive per la ricerca. Vi è ormai unanime consenso presso gli studiosi nell'ascrivere i contenuti del "Sullo stile" al III/II secolo a.C. e già tale fatto conferirebbe all'opera un ruolo di primo piano. Costituirebbe, infatti, nella storia della retorica post-aristotelica, non solo la fonte più antica conservata per intero, ma anche una delle rare testimonianze di epoca ellenistica. Per la ricchezza di topiche affrontate, usuali e meno usuali, "Sullo stile" illumina una fase altrimenti ignota del processo di formazione di un ampio campione di teorie e concetti retorici che, procedendo principalmente dai risultati di Aristotele e Teofrasto, troviamo poi già cristallizzati e sclerotizzati in epoca greco-romana. Ma al "Sullo stile" pertengono altri primati. Sarebbe l'unico esemplare sopravvissuto delle 'monografie' sullo stile frequenti in epoca ellenistica a partire dal IV secolo a.C. (e la sola attestazione della teoria dei quattro stili), e sarebbe inoltre l'unico esempio conservato di 'manuale', in cui l'istanza didattica, l'istruzione retorica, si combina a un attento e sofisticato esercizio di critica letteraria, una rara testimonianza delle metodologie di insegnamento retorico del III/II secolo a.C.. Un altro pregio, infine, del "Sullo stile" è la sua piacevolezza. E' l'opera di un docente di retorica di notevole spessore, un uomo di lettere appassionato che sa 'come farsi ascoltare'. L'aspetto didattico-prescrittivo del testo è, infatti, animato dalla vivacità dello stile, dalle numerose digressioni a un tempo tecniche e gustose, dalla ricchezza di citazioni e di brillanti analisi testuali, cosicché qualsiasi lettore, esperto e non esperto, non potrà sottrarsi al piacevole e continuo stimolo alla riflessione estetica che l'autore riesce [...]
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