Vita nuova
"Così isolata nella letteratura italiana, la ""Vita Nuova"" è il massimo sforzo di concentrazione interiore che possa avvenire in un libro: un'esperienza amorosa si trasforma integralmente in un'esperienza dell'anima che si raccoglie su se stessa e osserva, riflette sulle sue operazioni. L'amore, quale Dante lo prova, occupa i due poli dell'essere: nessuna forza è così tremenda e distruttiva, consuma il corpo e l'anima, ci riduce a 'cosa inanimata'; e insieme, nessuna forza ci porta così vicini alla beatitudine suprema. Quest'amore trova la propria verità nell'assenza: solo quando l'Amata è lontana, sottratta agli occhi e ai sensi, possono nascere i versi della Lode, che restaurano l'assoluta presenza. Oggi possiamo leggere la ""Vita Nuova"" come un superbo diario, come un vertiginoso romanzo, come un testo astrologico, come un testo sacro colmo di omaggi alla Bibbia; e nulla attrae oniriche e visionarie, dove appare l'Amata nuda, che mangia il nostro cuore, o delle fantasie della fine del mondo."
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