Sotto gli occhi dell'occidente
Pubblicato nel 1911, questo romanzo è un classico della letteratura contemporanea. Narra la vicenda di una provocazione montata dalla polizia zarista con il fine di compromettere un gruppo di rivoluzionari che agisce dall'esterno. Al centro dell'ingranaggio campeggia la tormentata figura di Ramuzov, strumento e insieme vittima della trama imbastita dai servizi segreti. Gli fanno ala, di volta in volta e insieme, personaggi tragici, grotteschi e umanissimi. Rivoluzionari che sfiorano la santità nella predeterminazione con cui si dedicano alla loro furia sovvertitrice, terroristi senza scrupoli e pronti a ricorrere a ogni mezzo, politici conseguenti nel distruggere un sistema odiato e oppressore eppure disponibili per tutti i compromessi, uomini e donne comuni devastati dal desiderio di cambiare il mondo, dall'insopportabilità contro sordide ingiustizie, esposti a debolezze, cedimenti, paure e pietà che non possono né sanno né vogliono permettersi."Sotto gli occhi dell'Occidente" ha intuito realtà storiche, sociali e psicologiche della Russia e dell'Europa prima della rivoluzione bolscevica: rimane di sconcertante attualità perché, a parte l'altissimo valore letterario, ha saputo cogliere e descrivere varie, ambigue e cruciali forme del comportamento che contraddistingue gli uomini in rivolta nel XX secolo.
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