Satire. Testo latino a fronte

Morto a ventotto anni, Persio consumò la sua breve esistenza in uno dei periodi più torbidi della storia di Roma, fra il sorgere e l'incupirsi della tirannide neroniana: e il sapore amaro dei tempi si coglie ad ogni passo nel piccolo libro di versi cui è affidata la sua fama. Edito postumo, il libro contiene sei satire, elaborate nelle forme di un realismo tagliente, che illumina con sinistra evidenza gli aspetti degradati della vita imperiale. L'attualità politica tace, nei versi di Persio. I suoi motivi sono quelli dibattuti dalla precettistica morale dello stoicismo, la stessa che alimentava, nel chiuso dei circoli intellettuali, l'occulto dissenso della società aristocratica: rifiuto della corruzione dilagante, gusto del raccoglimento interiore, ricerca della libertà spirituale come unico bene da opporre alle sopraffazioni del denaro e del potere. Sono temi filtrati dalla grande tradizione letteraria di Lucilio e di Orazio ma il tono con cui il giovane poeta li rivive esclude ogni generica ripetizione. La sorprendente originalità del suo linguaggio rivela un'indignazione autentica che cesella le parole per incidervi il segno della denuncia, avvolgendo cose e figure della realtà contemporanea in un clima putrido, di dissoluzione e di morte. Ne emergono dettagli impietosi, ritratti segnati di livida ironia, che smascherano il decoro delle apparenze. Questa edizione BUR propone il testo preceduto da un saggio introduttivo di Antonio La Penna, che guida il lettore a penetrare attentamente i valori di un'arte raffinata, in cui si esprime l'acerba rivolta di un animo giovanile disgustato dalla meschinità degli uomini e dei tempi.Edizione con testo a fronte.