La metamorfosi. Testo tedesco a fronte
"Una mattina Gregorio Samsa, destandosi da sogni inquieti, si trovò mutato in un insetto mostruoso, è l'impossibile inizio della ""Metamorfosi"", l'opera di Kafka in cui il grottesco e l'assurdo raggiungono il più alto grado di concretezza e oggettività, nella lucida geometria dello stile: con ""Il verdetto"", che è dello stesso anno (1912), e ""Lettera al padre"" (1919), forma una specie di dolorosa trilogia familiare. Da un grumo di contraddizioni mai risolte, da un complesso e tormentoso rapporto di odio-amore verso 'l'animale familiare' e in particolare verso il padre, nasce la parabola della suprema umiliazione di Samsa, il figlio parassita, inassimilabile, colpevole per il solo fatto d'essere figlio e di esistere: solo la sua morte espiatoria riporterà la legge, l'ordine, la bellezza. La tremenda accusa alla famiglia oppressiva e repressiva, che ha trasformato il figlio in un insetto schifoso, si capovolge alla fine in un atto di venerazione e glorificazione della potenza del padre-giudice. E' questa l'interpretazione più moderna e convincente di un'opera che è stata definita ""la disperazione del commentatore"": Giuliano Baioni ce ne dà un saggio nella sua nota introduttiva."
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