L'Italia del Risorgimento
1831-1861: in questi anni si gioca la sorte dell'Italia che da "pura definizione geografica", come l'aveva liquidata con disprezzo il principe di Metternich, diventa finalmente nazione. Una via difficile, contrastata, ben diversa da come ce l'hanno raccontata a scuola. E' proprio vero che tutto il popolo lo voleva o era soltanto il sogno di una minoranza? Il triunvirato da figurina illustrata Vittorio Emanuele II-Garibaldi-Mazzini era unanime o in disaccordo su tutto? Come si comportarono i cattolici in questa laboriosa realizzazione? I Savoia avevano in mente un progetto a grande respiro oppure miravano soltanto alla loro antica ambizione di conquistare il Lombardo-Veneto?A tali domande risponde in modo mai scontato e da par suo Indro Montanelli in questo nuovo capitolo della sua storia nel quale, al tempo stesso, ci offre altri non trascurabili spunti di meditazione... Con l'Unità cambiò qualcosa o, come pensava il principe di Salina, tutto doveva cambiare per restare come prima? E' con l'unificazione che ebbe inizio la "questione meridionale", come la definì Gramsci? E' allora che l'Italia divenne un Paese di tangentari, di burocrati, di politici pronti al trasformismo?... In ogni caso in quegli anni agirono personaggi di alta statura morale - uno per tutti il conte di Cavour -, tesi con ogni energia a realizzare il loro sogno. E se poi la realtà fu diversa da quella auspicata, questa è un'altra storia.
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