L'Italia del Settecento
1700-1789: meno di un secolo, ma mai un apparentemente esiguo numero di anni sconvolse il mondo e modificò radicalmente il nostro modo di pensare. Una tradizione orale riferisce che una nobildonna francese si rivolse a un sanculotto in questi termini: "Monsieur, se non vi fosse stato quel 'piccolo' incidente della Rivoluzione, noi non ci saremmo mai parlati". Parole apparentemente leggere, ma che racchiudevano la realtà che il mondo non sarebbe stato più quello di prima. Il 'secolo dei lumi', ma anche di assurde e feroci guerre di successione che spopolarono il continente per morti ammazzati e di fame; Voltaire e Rousseau, ma anche esecuzioni capitali emesse nel nome del Papa Re; Goldoni e Alfieri, ma anche il declino della secolare potenza della Serenissima, dove agiscono come spie personaggi del calibro del Casanova, imbroglioni (Cagliostro), musicisti di genio; il severo Parini e l'Arcadia, che esprime le sue languidezze quasi fuori dal mondo. Tutto andava preparandosi gradualmente e silenziosamente, in un'Europa turbolenta e in un'Italia assonnata, a un'esplosione che avrebbe mutato il mondo per sempre. Nuovi personaggi, giganti storici, si preparavano a entrare in scena e avrebbero lasciato un segno indelebile e sanguinoso sul nostro continente. Questo libro, di Indro Montanelli e Roberto Gervaso, ce ne racconta le cause e la storia.
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