Longitudine
Nel 1714 il Parlamento inglese offrì una ricompensa di ventimila sterline in oro (l'equivalente di 20 miliardi di lire attuali) a chi avesse scoperto come determinare la longitudine di una nave nell'oceano e questo perché astronomi famosi come Galileo, Cassini, Huygens, Newton e Holley avevano cercato invano una soluzione, rivolgendosi alla Luna e alle stelle. Stimolati dalla posta in palio, altri (scienziati, dilettanti, inventori) avanzarono proposte del tutto bizzarre. Fu un orologiaio autodidatta, l'inglese John Harrison, a trovare la soluzione: bastava che ogni nave fosse equipaggiata con un cronometro in grado di segnare sempre l'ora "esatta", quella di Londra, ad esempio, e un semplice confronto con l'ora locale avrebbe istantaneamente fornito la longitudine della nave. Questo libro è la storia avventurosa di quarant'anni di sforzi che furono necessari a Harrison non solo per costruire e perfezionare quel cronometro, ma per persuadere la comunità scientifica dell'efficacia del suo metodo.
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