I gemelli di Piolenc
In questo romanzo, Sandrine Destombes ci spinge nel fitto di una vicenda dalle atmosfere ambigue, accendendo dubbi su tante figure e avvicinandoci, mai troppo, alla verità. Saremo costretti a rimettere in discussione le nostre poche certezze prima trovarci di fronte al colpo di scena finale. «Colpo di scena su colpo di scena. Lascia senza fiato» – Michel Bussi «Tutti abbiamo a che fare con i fantasmi, capitano Fabregas. Ma bisogna capire sotto quale forma si rivolgono a noi» Giugno 2018. Piolenc, Francia del Sud. Nadia Vernois, undici anni, saluta le amiche all'uscita di scuola e un attimo dopo svanisce nel nulla. I sospetti delle autorità si concentrano subito su Victor Lessage, "il maledetto di Piolenc", come è stato soprannominato da qualcuno. Vedovo, Victor è un uomo che si nutre di collera da troppo tempo, un uomo che non trova pace da trent'anni. È da giorni sotto torchio nella sala interrogatori della Gendarmeria di Orange, quando Nadia torna a casa. Ma la ricomparsa della bimba non basta a scagionarlo: particolari inquietanti non lo consentono, come il messaggio che Nadia dice di dover riferire a Victor, «Ditegli che Solène lo perdona». Ecco, Solène lo perdona. Sua figlia. Trovata morta un giorno d'estate del 1989, dopo essere scomparsa insieme al fratello gemello, Raphaël, di cui invece non si sono più avute notizie. Un messaggio impossibile da recapitare, ma che per il commissario Julien Fabregas rappresenta l'unica traccia da seguire per risolvere le altre due sparizioni che si verificano nei giorni successivi. E che porta indietro a trent'anni prima, a quell'estate maledetta del 1989. Da quel momento, Fabregas sprofonda in un rovo di piste già battute dal suo alter ego dell'epoca, Jean Wimez, e di altre nuove, inesplorate, che allungano la lista dei sospettati. Neanche il più piccolo frammento disseminato sul sentiero degli anni potrà essere trascurato. Ne «I Gemelli di Piolenc», Destombes distilla particelle di informazioni e passa al setaccio poche risposte: ci spinge così nel fitto di una vicenda dalle atmosfere ambigue, accendendo dubbi su tante figure e avvicinandoci, mai troppo, alla verità. Saremo costretti a rimettere in discussione le nostre poche certezze prima di trovarci di fronte, colpo di scena, a un epilogo del tutto degno di questo nome.