Vita e morte di un ingegnere
Edoardo Albinati ci consegna la sua personale, e universale, riconciliazione con il proprio genitore. Un libro necessario su un legame talmente delicato da essere quasi impossibile da raccontare. «Un libro molto bello, forte, generoso e anche duro.» - Tuttolibri-La Stampa «Pagine pietose e spietate insieme, animate dal coraggio di ripercorrere una storia che è di tutti, universale però solo quando diventa dolorosamente privata, personale, intima.» - L'Indice «Che strano e bel libro è "Vita e morte di un ingegnere" di Edoardo Albinati: colpisce per ciò che non dice e arriva ugualmente a chi legge, provocando insieme inquietudine e commozione.» - Corriere della Sera L'ingegner Albinati apparteneva a una razza serissima e scanzonata di pionieri del benessere e fumatori accaniti, amanti del lavoro e delle auto veloci. Ma quando una malattia lo divora in nove mesi, Edoardo Albinati, scrittore e figlio, decide di ricostruire la figura enigmatica di quell'uomo che si muoveva agilmente tra i corridoi del boom economico, i doveri familiari, le aspirazioni segrete e, infine, quel male che lo ha obbligato a chiedersi: Chi sono io? Edoardo Albinati ci consegna la sua personale, e universale, riconciliazione con il proprio genitore, insieme al quale prova a porsi lo stesso interrogativo: Chi sono? Un libro necessario su un legame talmente delicato da essere impossibile da raccontare. Quasi.
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