Pansa si cimenta con un libro particolarissimo. Dedicato alle persone della cosidetta “terza età “, che stanno diventando una sorta di maggioranza, neppure tanto silenziosa. Infatti, vogliono avere libero accesso a tutto quanto fanno le persone più giovani all’anagrafe, senza alcun tipo di preclusione. Il libro è piacevole, anche se leggermente ripetitivo negli scenari descritti, sia che la narrazione si affidata a Mario, settantotto anni, ex giornalista, sia che sia affidata ad Elena, sessantotto, senza figli.
Continua a leggere...