I tre volti di Catullo
Frammenti di una passione amorosa a tratti estrema, tracce di una delicata malinconia, la vita di un giovane colto e sofisticato. Per ciascun aspetto della sua personalità, Catullo ha sfumature e accenti appropriati: ora il tono greve dei vicoli e delle taverne, ora quello affettuoso del giovane poeta, ora quello di un fine letterato dalle straordinarie capacità espressive. In questa scelta di canti, Luca Canali e Lorenzo Perilli delineano una sorta di autobiografia catulliana, in cui il poeta, tramite i suoi versi, parla di sé e al tempo stesso lascia intravedere una Roma teatro di feroci scontri politici e giochi di potere, la Roma di Cesare e Cicerone, dei poetae novi e di Lucrezio. Una città che Catullo conosce bene: la ama e la odia come ama e odia Lesbia, la vive, la osserva e senza riserve ce la svela. Ne emerge il ritratto di un poeta polimorfo, che vive nei suoi versi e in una città che domina il mondo ma non riesce a dominare se stessa.