Luoghi comuni. Da Catullo a Battisti il gioco eterno delle passioni
"Non ci sono più le mezze stagioni." Questo è un classico luogo comune, di quelli che possiamo sentire al bar o in treno. E che ogni volta ci innervosiscono. Ma i luoghi comuni che ci svela Umberto Broccoli in questo viaggio entusiasmante alla scoperta di tutte le sfumature delle passioni, dall'odio all'amore, attraverso la gelosia, la nostalgia, l'amicizia e mille altre, non sono irritanti banalità. Sono invece la prova che i secoli passano, le civiltà sorgono e tramontano, la tecnologia si evolve vertiginosamente, ma la natura umana rimane nei millenni uguale a se stessa. Per cui ci innamoriamo, tradiamo, invidiamo o rincorriamo le illusioni, oggi come nell'antichità e nel Medioevo. E così che Broccoli riesce a individuare un eterno fil rouge delle emozioni che va da Properzio a Guccini, da Umberto Saba a Hermann Hesse. La maledizione di Didone, abbandonata da Enea, per voce di Virgilio ha la stessa disperazione dell'amante tradito raccontato da Baglioni in "Quanto ti voglio". Riguardo all'amicizia, invece, c'è un comune sentire in Ennio e in Cocciante, come in Seneca e Flaiano. La lettura di queste pagine è, insieme, un serio invito a riflettere su se stessi, una scorribanda luccicante tra classici e pop, entrambi immortali, e un dolcissimo farmaco dell'anima. La quale si consola e gioisce rispecchiandosi nelle anime di ogni tempo e di ogni luogo. Prefazione di Raffaele Morelli, Nota di Franco Battiato, Postfazione di Claudio Baglioni.
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