L'uomo che odiava Sherlock Holmes
Quando la polizia trova il cadavere di Alex Cale strangolato nella sua camera all'Algonquin Hotel di New York, sulla parete campeggia una sola parola, scritta con il sangue: "Elementare". Non ci vuol molto a capire che l'omicidio è un puzzle che solo un raffinato conoscitore di Sherlock Holmes può sperare di ricostruire. Il giovane Harold White non è un detective professionista, però ha fiuto da vendere ed è un vero cultore dei libri di Sir Conan Doyle. Come gli altri membri della sua associazione, era all'Algonquin per la conferenza nella quale Cale si preparava ad annunciare il ritrovamento dei diari del grande scrittore. Solo i diari possono fornire risposta all'interrogativo che assilla i fan da oltre un secolo: cosa è accaduto nella vita di Doyle tra il 1893 e il 1901, tra il momento in cui decise di "uccidere" Sherlock Holmes e quello in cui, a sorpresa, lo restituì ai suoi lettori nel "Mastino dei Baskerville"?. Possibile che qualcuno sia disposto a tutto, anche a uccidere, pur di scoprirlo? Ingaggiato dal pronipote del celebre autore per svelare la verità e ritrovare i diari, Harold White si addentra nel dedalo di un'indagine che si snoda tra la New York di oggi e la Londra di fine Ottocento. Per scoprire che anche Doyle, all'epoca, si era trasformato in detective, e insieme all'amico Bram Stoker, autore di Dracula, aveva tentato di fare luce su una serie di efferati omicidi.
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