Senza ritorno
Karl Hoffmann, figlio di un pastore luterano di Magdeburgo, decide di seguire le orme paterne e si iscrive alla facoltà di teologia di Berlino. Sono gli anni Trenta del Novecento, e la Germania è in completa rovina. Mentre l'inflazione mangia interi patrimoni nel giro di pochi giorni, tensioni sociali fortissime sconvolgono la debole repubblica di Weimar e il popolo tedesco, abbacinato dalle promesse di una Germania di nuovo ricca e potente, dà il potere a un nuovo e aggressivo leader politico: Adolf Hitler. Quando il nuovo regime cerca di rendere l'Università e la stessa Chiesa luterana strumenti di diffusione della propaganda, Karl si unisce con altri compagni a un'organizzazione clandestina.