Elogio della follia. Testo latino a fronte
Una grande parata della presunzione, una stravagante e affollata esibizione delle debolezze, delle perversioni, dei sogni e delle illusioni dell'umanità. Questo elogio, scritto da Erasmo dopo un lungo viaggio in Italia, forse ispirato dal carnevale e dai tarocchi, rappresenta ancora oggi un eccezionale tesoro. In esso è la Follia in persona a parlare, con le armi affilate della demistificazione, smascherando falsi sapienti ed eccentrici illusionisti. Un'opera moderna, che invita gli uomini a guardare, come i folli, il mondo alla rovescia. Con un saggio di Roland H. Bainton.