L'anima altrove
Natalia, bellezza prorompente, ribelle per natura ma madre giovanissima. Suo marito, chiuso "per indole naturale o per disperazione nei confronti di quella moglie bambina troppo bella e altrettanto indomabile, dedito al gioco e al bere". Loro figlio Renzo, sempre serio ma felice, con il privilegio di avere una madre tutta per sé quando i genitori si separano. Cominciamo a conoscerli dall'album di famiglia, quando ancora abitavano in Istria, immortalati in tanti istanti di vita felice. Poi, per tutti, viene l'esilio, che porta i loro corpi a trasferirsi in un luogo alieno, mentre la vita non vuole saperne di staccarsi dall'Istria, angolo incantato di Adriatico. Ecco, quindi, che Natalia, Renzo e gli altri personaggi si ritrovano muti nell'animo e paralizzati nei sentimenti. La voce narrante passa così prima alle case testimoni di vita ormai lontana e di desolazione presente -, poi addirittura agli oggetti - una credenza, un pettine, un orologio... -, divenuti unici depositari della memoria. Perché le anime sono rimaste altrove.
Al momento non disponibile, ordinabile in 3 settimane circa