La confessione
Suite 606 del Royal Hotel di Sanremo, la camera più cara e sfarzosa che si possa desiderare. I sole pallido di febbraio filtra attraverso le tapparelle e illumina il volto di un uomo, reso irriconoscibile dallo squarcio di un proiettile. E il volto di Enrico Bertini, detto Chico, che la sera stessa avrebbe dovuto partecipare al Festival. Chi poteva voler morto un cantante così amato dal pubblico? si chiedono i giornali. Molte persone, a dire il vero. Perché Chico è sempre stato una canaglia e se in trent'anni di carriera ha avuto donne bellissime, soldi, successo, riconoscimenti, è stato anche perché se ne è fregato delle regole, della morale, del buon senso. Eppure, mentre in un lungo flashback ripercorriamo la sua vita eccessiva e spericolata, non possiamo fare a meno di provare per lui un'irresistibile, travolgente simpatia.
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