La favola delle api. Vizi privati e pubbliche virtù
Cosa spinge un uomo a commettere atti valorosi se non il desiderio di rendersi meritevole di lodi? Che ne sarebbe delle donne oneste se non ci fossero quelle di facili costumi, pronte a soddisfare i più bassi bisogni dell'uomo? Insomma, quale vantaggio verrebbe alla nazione se non esistessero il lusso, la volontà di prevalere, di accumulare e di possedere? Mandeville risponde senza ipocrisia né moralismo: coloro che rimpiangono l'età dell'oro, oltre all'onestà, dovrebbero accettare anche le ghiande. Così "La favola delle api", paradossale analisi della società degli uomini attraverso le vicende di un alveare, diventerà un'opera di riferimento per i filosofi e gli economisti dei secoli successivi, da Smith a Ricardo, da Marx a Nietzsche, e si rivela ancora oggi apologo di sorprendente efficacia. Introduzione di Carlo Sini.