Bambina che scriveva sulla sabbia (La)
Greg Mortenson sa cosa vuol dire stare dalla parte dei bambini. Fin da quando, un giorno del 1993, in un villaggio nelle montagne tra Pakistan e Afghanistan, ha visto una ragazzina che, seduta per terra, imparava a scrivere sulla sabbia, armata di un rametto: era la piccola Chocho, cui Greg promise solennemente di tornare, un giorno, per costruire una scuola vera, con banchi, lavagne, matite. Oggi, dopo che di scuole ne ha costruite oltre cento e ha raccontato la storia straordinaria di quella promessa in "Tre tazze di tè", Mortenson torna a scrivere di quei due Paesi che sembravano perduti, e delle bambine e bambini che ha aiutato a riscattarsi e rinascere. Regalandoci una testimonianza sorprendente dell'importanza dell'istruzione per il futuro di un popolo, e insieme un libro pieno di storie emozionanti, vere e commoventi, proprio come quella di Chocho. C'è la storia di Jahan, che ha deciso che non si sposerà prima di essere diventata deputata al parlamento pakistano. Quella di Aziza, che è riuscita a realizzare il sogno di diventare ostetrica, e di lavorare nel suo villaggio dove, ancora nel 2000, venti donne all'anno morivano di parto: da quando c'è lei non ne è più morta nessuna. E poi c'è la storia del mullah del villaggio di Chunda, nel Baltistan, che per anni ha vietato alle bambine di andare a scuola: oggi, grazie alla tenacia e alle battaglie di Mortenson, a Chunda ci sono trecento studentesse. (Prefazione di Khaled Hosseini)