Giovannino nostro babbo
Scriveva Giovannino Guareschi: "Posseggo un grosso capitale che nessuno potrà mai portarmi via: il ricordo vivo di una giovinezza intensamente vissuta e mai tradita. E il ricordo di quei cinque, o dieci o quindici giorni che rappresentano nella vita di ogni uomo, anche dell'uomo che campa cent'anni, qualcosa di diverso, d'importante, d'indimenticabile". In questo libro, i figli raccontano la storia di quei dieci o quindici giorni cruciali nella vita breve ma intensa di Giovannino. Assieme a loro scopriamo l'identità dei "veri" don Camillo e Peppone, i luoghi reali a cui si ispira il Mondo piccolo, i Lager nazisti nei quali il padre fu internato. C'è la storia del processo De Gasperi e della prigione, ma in forma di fotoromanzo. E scopriamo il rischio corso da generazioni di telespettatori: che don Camillo non fosse interpretato da Fernandel ma da Gino Cervi, con Giovannino Guareschi nei panni di Peppone.
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