Opere in prosa

Opere in prosa

Alessandro Manzoni fu il primo grande scrittore italiano di respiro europeo. Lo testimoniano le sue prose, nelle quali il lavoro compositivo e l'impegno etico-civile e spirituale offrono i frutti migliori. Fra Sette e Ottocento, gli ideali romantici che circolavano in Europa, anche propugnando una letteratura intesa come attiva partecipazione al divenire politico e sociale, si diffondono specialmente in Lombardia. Vedono così la luce opere come le "Osservazioni sulla morale cattolica", in cui Manzoni delinea l'intima esigenza di saggiare la forza del proprio cristianesimo. Nel contempo, va articolandosi la meditazione su cui si fonda la "Storia della Colonna infame", cupamente dominata dagli amari dilemmi della giustizia umana e della responsabilità individuale. Dall'amicizia quasi trentennale con Antonio Rosmini nascono poi il "Dialogo dell'Invenzione" e - a opera di Ruggiero Bonghi - le "Stratone", quattro dialoghi filosofici di rara profondità di pensiero e sentimento. Infine, diversi punti nodali della concezione manzoniana dell'arte e dell'esistenza sono espressi con vivida efficacia nei "Pensieri sparsi", dati alle stampe dopo la morte. L'essenza più viva e universale di un tale sforzo enciclopedico converge e si armonizza nella prosa limpida e calibrata dei "Promessi sposi", un romanzo davvero europeo nel quale gli abissi della storia e i labirinti del cuore si dischiudono con trasparenza ineguagliata.
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