Contro le lusinghe del mondo
Le riflessioni e le confessioni di un filosofo che, seduto sul trono del più grande impero dell'antichità, guarda al mondo come a un incessante fluire di tutte le cose: le attività e le passioni umane, e perfino la gloria stessa, sono solo oblio e illusione. Ma se la vita scorre così rapida, se il passato è lontano e il futuro incerto. Marco Aurelio invita ad approfittare del presente e delle circostanze, della possibilità di contribuire, per la propria parte, all'ordine del cosmo. Ognuno ha il suo posto nell'universo, che gli è stato assegnato e a cui non è possibile sottrarsi. Franco Cordelli coglie e ribadisce questo accento profondamente etico nel pensiero dell'imperatore stoico: "Per Marco Aurelio, brevità o durata della vita sono la medesima cosa: tutto è presente, tutto è nell'attimo che fugge... Ogni impresa dipende da noi, dalla nostra volontà o disponibilità ad ascoltare, a capire". L'imperatore scrive queste pagine nei ritagli di tempo che le cure del governo e le guerre contro le tribù germaniche gli lasciano, eppure dal suo scranne regale continuamente ammonisce: "Sii un uomo libero!". Sono le parole che aveva pronunciato prima di lui uno schiavo frigio, Epitteto. In queste pagine, a mezza via tra la precettistica filosofica e il diario intimo, in questo esame di coscienza a cielo aperto, che non nasconde e non scusa nulla. Marco Aurelio esercita l'eroica autenticità che sempre perseguì come un dovere verso se stesso e verso tutti gli uomini.
Al momento non disponibile, ordinabile in 3 settimane circa