La scuola degli idioti. L'arte di crescere nel racconto di un ragazzo autistico
Cosa sono amore, compassione, intesa? Cosa significa crescere? Ma soprattutto, cosa si intende quando si parla di una vita "normale"? Per Kamran Nazeer rispondere a queste domande non è stato per nulla semplice. Era un bambino di quattro anni che a fatica articolava le prime parole quando, neI 1982, venne iscritto a una piccola scuola per bambini autistici di New York, dove fu educato secondo i metodi della psicologia d'avanguardia. Lui e gli altri dodici piccoli la chiamavano "la scuola degli Idioti" un posto speciale che oggi non esiste più. Dopo vent'anni, Kamran ha deciso di seguire le tracce dei compagni con cui condivise quella parte tanto importante dell'infanzia. Sui suoi passi, e con immensa sorpresa, ritrova l'impassibile Craig, redattore di discorsi per noti politici americani, l'ingegnere André con le sue marionette e Randall il corriere, gelosissimo della propria bicicletta ma non del proprio fidanzato; dalle loro storie scopre che non è sempre facile emergere dalle pieghe oscure della vita, che è possibile cadere e talvolta, com'è accaduto a Elizabeth, non rialzarsi più. Sfatando i molti cliché che ancora gravano sull'autismo, l'autore raccoglie una testimonianza dalle molte sfumature e dall'intensa empatia. Cinque apprendistati alla vita che sono un viaggio unico attraverso i sentimenti umani, una narrazione toccante ma spesso anche ironica che insegna a tutti noi a guardare l'esistenza con occhi diversi per imparare ad apprezzarla nella sua ordinarietà e nonostante tutto.