L'identità della follia. Lezioni veneziane
Dopo aver affrontato nel "Muro di pietra" i recinti insormontabili che racchiudono la riflessione dei mortali, Severino ripercorre il problema dell'essere e del divenire di cui è intrisa l'intera storia della filosofia e della civiltà , dal mito ai giorni nostri, per giungere a comprendere quelli che sono i fallimenti e gli errori del pensiero occidentale. "L'identità della follia", che riprende le lezioni tenute da Emanuele Severino all'Università Ca' Foscari di Venezia nell'anno accademico 2000-2001, mira a disvelare l'anima dell'Occidente, a comprendere cosa ci sia alla radice del nostro vivere. Attraverso una preziosa analisi della "Metafisica" di Aristotele, che tende a mettere in luce le basi stesse dei princìpi d'identità e di non contraddizione, Severino mostra come la direzione che sta prendendo l'Occidente, e la 'ratio' a esso sottesa, dipendono dalla maniera in cui è stata intesa l'identità dell'essente, cioè come il risultato di un 'divenir-altro'. L'Occidente, afferma il filosofo, cresce a partire dalla sintesi di 'tautótès', identità appunto, e 'divenir-altro', ma considera follia estrema il pensare che qualcosa sia altro da sé. Eppure, il divenire è la regola costante della sua esistenza.
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